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Gestione Rifiuti, cos’è e come funziona

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Gestione Rifiuti, cos’è e come funziona

Cosa si intende per gestione dei rifiuti

La gestione dei rifiuti è un processo che consiste nelle attività di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre che in quelle di recupero o riciclo di materiali derivanti dal flusso dei rifiuti.

Parte del processo di gestione dei rifiuti riguarda inoltre la sorveglianza e la regolamentazione di tali attività.  L’obiettivo principale della gestione dei rifiuti è quello di ridurre l’impatto negativo che essi hanno sull’ambiente e sulla salute umana, promuovendone il riciclo e migliorando le pratiche di smaltimento sostenibile.

Rilevanti sono in tal senso le strategie orientate alla riduzione della quantità dei rifiuti generati e i pericoli che presentano, come le pratiche di prevenzione e minimizzazione dei rifiuti; la gestione dei rifiuti è un’attività che necessita di una pianificazione attenta e normative rigorose per garantire la protezione della salute umana e dell’ambiente.

 

fasi della Gestione dei Rifiuti:

Possiamo suddividere le fasi della raccolta dei rifiuti in 6 parti:

  1. Raccolta
  2. Trasporto
  3. Trattamento
  4. Riciclo
  5. Smaltimento
  6. Prevenzione e minimizzazione dei rifiuti

Le prime fasi della gestione dei rifiuti riguardano la raccolta dei rifiuti generati da residenze, industrie, uffici e altre strutture e il loro conseguente trasporto presso degli impianti dove possano essere riciclati, trattati o smaltiti. Nel caso del riciclo, i rifiuti riciclabili vengono separati e puliti al fine di essere poi riutilizzati per produrre nuovi prodotti. Il trattamento prevede invece delle lavorazioni, come l’incenerimento o il compostaggio dei rifiuti organici e, infine lo smaltimento, che è l’ultimo stadio della gestione dei rifiuti, consiste nel trattamento definitivo di rifiuti e scarti non ulteriormente valorizzabili: può includere la discarica o l’incenerimento senza recupero energetico.

La normativa per la gestione dei rifiuti

La principale normativa che regola l’attività di gestione dei rifiuti in Europa è la direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla gestione dei rifiuti, nota anche come Direttiva Quadro sui Rifiuti. La normativa mira a proteggere l’ambiente e la salute umana attraverso la prevenzione della generazione di rifiuti, riducendo l’impatto ambientale di tutte le fasi della gestione dei rifiuti e migliorando l’efficienza delle risorse. Per rafforzare questi obiettivi, è stato poi pubblicato un ulteriore aggiornamento, contenuto nel Regolamento 2014/955/UE.

Principi fondamentali della Direttiva

La direttiva in materia di gestione dei rifiuti si articola sulla base di alcuni principi cardine, i quali hanno come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente e dell’uomo.  Tra questi, il “principio gerarchico dei rifiuti” è l’elemento centrale sul quale la direttiva si sviluppa, poiché stabilisce un ordine di priorità nell’approccio alla gestione dei rifiuti. In questa gerarchia il principio che assume più rilevanza è quello della “Prevenzione”, relativa agli sforzi da attuare per ottenere una diminuzione della quantità di rifiuti generati, sia in termini di volume che di pericolosità, tramite innovazioni nel design o nella produzione che considerino l’impatto ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.  Oltre alla prevenzione, vi sono altri elementi rilevanti, ossia la “preparazione per il riutilizzo” e il “riciclo”, che consistono rispettivamente nell’estensione della vita utile dei prodotti, attraverso il riuso, oppure, nel caso del riciclo, attraverso la trasformazione del rifiuto in un nuovo materiale o prodotto. In fondo alla gerarchia ci sono poi il “recupero”, ad esempio quello energetico, e per ultima risorsa lo “smaltimento”, da minimizzare il più possibile. Un altro principio importante che influenza la normativa è infine quello del “Chi inquina paga”, il quale stabilisce che chi produce inquinamento o rifiuti deve sostenere i costi per la gestione e la mitigazione dell’impatto ambientale. In un ottica più generica, dunque, l’UE promuove la Green Economy; incoraggiando lo sviluppo di un’economia sostenibile, che integri le pratiche di gestione dei rifiuti efficienti dal punto di vista delle risorse. Per implementare efficacemente la direttiva in questione, inoltre, è necessario adottare delle strategie a livello locale e nazionale che rispecchiano e rinforziano i principi sopra elencati. Con uno sforzo sinergico, infatti, è possibile rafforzare le corrette pratiche di gestione dei rifiuti, ad esempio educando e sensibilizzando i cittadini e le imprese sui benefici di pratiche come la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti. Un altro spazio di manovra importante per le amministrazioni locali riguarda poi la promozione di politiche sostenibili e l’implementazione di infrastrutture adeguate, che agevolino il riciclo e il riutilizzo e contribuiscano al miglioramento delle pratiche di gestione.

Il ciclo dei rifiuti, nell’economia circolare

Nel contesto dell’economia circolare il ciclo dei rifiuti assume una nuova dimensione, che si pone come obiettivo la completa integrazione dei rifiuti come risorse nel ciclo produttivo e la riduzione al minimo della generazione di rifiuti attraverso il mantenimento del valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse in uso il più a lungo possibile, riducendo così l’impatto ambientale.

Il ciclo dei rifiuti nell’economia circolare inizia con la Progettazione Sostenibile di prodotti fatti per durare più a lungo, essere riparati facilmente e infine riciclati, poiché realizzati con materiali meno complessi, che ne facilitano anche il processo di riciclo. Per far sì che la durata della vita di un prodotto aumenti, è altresì importante incoraggiare i consumatori ad adottare comportamenti di “Consumo Responsabile”, come l’acquisto di prodotti duraturi e riparabili e la partecipazione attiva nel riutilizzo e nel riciclo. 

Per implementare il riutilizzo dei prodotti e dei materiali, anche i sistemi di logistica e raccolta dei rifiuti vengono ottimizzati in un’ottica di riutilizzo, con l’inclusione di programmi di ritorno dei prodotti al produttore o la predisposizione di punti raccolta dedicati a materiali specifici.

Una volta effettuata la raccolta dei rifiuti, inizia la di riciclo e recupero, in cui i materiali riciclabili vengono separati e trattati per produrre materiali che possano essere reimmessi nel ciclo produttivo; solo ove ciò non è possibile si utilizzano metodi come il recupero energetico. Importante per il corretto sviluppo di questo tipo di economia è, infine, la fase di ricerca per l’innovazione dei materiali, fondamentale per il miglioramento dei processi di riciclo e lo sviluppo di nuovi materiali che possano sostituire quelli non riciclabili o meno sostenibili.

Benefici dell’Economia Circolare

I benefici nell’adozione di questa tipologia di economia sono sia di carattere economico che ambientale: minimizzando l’utilizzo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e le emissioni di gas serra, infatti, si riduce in generale l’impatto ambientale.

Anche l’efficienza economica viene incrementata, grazie alla riduzione dei costi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti, oltre che dal reperimento delle materie prime. Ciò conorre alla creazione di opportunità economiche attraverso nuovi mercati e industrie e ha effetti benefici sulle aziende, come l’aumento della resilienza delle catene di approvigionamento e un incrementato stimolo all’innovazione di processi e prodotti. 

Sfide

Migliorare continuamente le tecnologie di riciclo e sviluppare materiali che possano essere facilmente riciclati e compostati è una sfida tecnologica non indifferente che l’economia circolare affronta per affermarsi.

Come visto, però, vi sono altri aspetti importanti che rappresentano una continua sfida per questa tipologia di economia; da un lato è necessario operarsi per spingere i consumatori e le aziende a cambiare le proprie abitudini, dall’altro è anche importante prevedere un quadro normativo che che supporti l’economia circolare, incentivando le pratiche sostenibili e penalizzando quelle che non lo sono.

Gestione Rifiuti Azienda

La gestione dei rifiuti aziendali rappresenta un aspetto cruciale per qualsiasi impresa, non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per ottemperare agli obblighi normativi e tutelare la propria immagine.  Una gestione efficiente dei rifiuti permette infatti di ridurre i costi di smaltimento, adottando pratiche di differenziazione del rifiuto e ottimizzando i processi di raccolta e trasporto. Attraverso una corretta gestione dei rifiuti in azienda, inoltre, è possibile dimostrare un impegno concreto per la sostenibilità ambientale e rafforzare quindi la reputazione aziendale e la fiducia di clienti, partner e investitori. Anche la promozione di una cultura aziendale eco-responsabileper un corretto smaltimento dei rifiuti aziendali e la conseguente prevenzione dall’inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria.

La normativa per la gestione dei rifiuti aziendali in Italia

In Italia vi sono alcuni atti legislativi che recepiscono e traspongono gli obiettivi e i principi della direttiva europea nella legislazione nazionale: il Decreto Legislativo 152/2006, noto come Testo Unico sull’Ambiente (TUA), recepisce infatti la direttiva Quadro sulla Gestione dei Rifiuti del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Tale testo promuove l’economia circolare e disciplina la gestione dei rifiuti e la loro gerarchia. Vi è poi un secondo testo normativo al quale si fa riferimento in Italia: il Decreto Legislativo 205/2010, il quale recepisce gli aggiornamenti del Regolamento 2014/955/UE.

La normativa si occupa prevalentemente di regolamentare i diversi aspetti relativi alla gestione dei rifiuti, come la corretta identificazione e classificazione dei rifiuti prodotti, lo stoccaggio ed il trasporto sicuri e conformi alle normative ed una gestione corretta e trasparente dei documenti relativi ai rifiuti in azienda, anche tramite la delegazione in azienda di una persona dedicata. 

Per una corretta gestione dei rifiuti in azienda, è consigliabile seguire alcuni passi fondamentali, a partire dalla valutazione preliminare delle tipologie di rifiuti prodotti in azienda e le relative quantità e la conseguente definizione di un piano per le procedure di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento, assicurandosi che gli eventuali fornitori esterni ai quali affideremo eventualmente una parte del processo siano affidabili e qualificati. 

Gestione dei rifiuti sanitari

La gestione dei rifiuti aziendali sanitari (RAS) è una materia complessa e soggetta a normative rigorose, che impone alle imprese di adottare pratiche di gestione sicure, conformi e rispettose dell’ambiente.

Si tratta di un tema di cruciale importanza per le strutture sanitarie e per le aziende che operano nel settore medico ed è fondamentale, in primo luogo perché se non gestiti correttamente, questo tipo di rifiuti possono rappresentare un pericolo per la salute della collettività, favorendo la proliferazione di agenti patogeni e la diffusione di malattie e in secondo luogo per l’ambiente, poichè se non smaltiti correttamente possono inquinare l’ambiente, danneggiando ecosistemi e mettendo a rischio la salute pubblica.

Per questi motivi la normativa sui rifiuti sanitari è intransigente e prevede sanzioni severe per le imprese non in regola; una corretta gestione è essenziale per evitare multe e potenziali contenziosi legali.

Le principali disposizioni in materia di rifiuti aziendali sanitari sono contenute nel D.P.R. 254/2003 e nelle sue successive modifiche e integrazioni, le quali introducono alcuni obblighi specifici per questo tipo di rifiuti. La gestione dei rifiuti di tipo sanitario presenta alcune peculiarità: la classificazione dei rifiuti sanitari è più complessa e articolata, poiché introduce la distinzione del rifiuto basata su criteri di rischio (infettivo, tossico e radioattivo).

Anche lo stoccaggio è soggetto a rigorose prescrizioni normative, che definiscono requisiti specifici in merito ai locali adibiti e la segregazione dei rifiuti in contenitori specifici e ben identificati, al fine di evitare contaminazioni e garantire la sicurezza durante le operazioni di raccolta e trasporto. Altre disposizioni riguardano poi l’utilizzo di DPI specifici per la manipolazione dei rifiuti sanitari e la particolare attenzione da prestare all’igiene e alla sanificazione degli ambienti e delle attrezzature, per prevenire la proliferazione di microrganismi e garantire la sicurezza del personale e dei pazienti. In conclusione, la gestione dei RAS rappresenta una sfida complessa ma necessaria per le aziende che operano nel settore sanitario; adottando un approccio rigoroso, conforme alle normative e attento alla tutela dell’ambiente, le imprese possono garantire la sicurezza dei propri dipendenti, dei pazienti e della collettività.

Software Gestione rifiuti

Vista l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti in azienda, è chiaro quanto un software di gestione dei rifiuti possa rappresentare un valido strumento per le aziende che desiderano ottimizzare i processi aziendali migliorando l’efficienza, la conformità normativa e la tutela dell’ambiente.

I vantaggi di una gestione dei rifiuti digitale

L’adozione di un software per la gestione dei rifiuti ha dunque vari vantaggi.

Grazie all’automatizzazione delle varie attività, come la compilazione dei formulari, la gestione dei registri e la pianificazione dei ritiri, si ha subito una massimizzazione dell’efficienza aziendale, liberando del tempo prezioso per il personale e riducendo il rischio di errori.

La gestione digitale dei rifiuti aiuta al contempo a tenere traccia di tutte le informazioni relative ai rifiuti prodotti, garantendo il rispetto delle normative vigenti e semplificando le verifiche da parte degli enti preposti. Si assiste anche ad una riduzione dei costi, perché la gestione digitale comporta anche un’ottimizzazione dei processi di raccolta, trasporto e trattamento, oltre che la possibilità, con un minimo sforzo iniziale, di lavorare in modo centralizzato e autonomo, ad esempio nella compilazione annuale del MUD.

Il software per la gestione rifiuti si presenta come un ottimo alleato anche perchè è lo strumento ideale per ottenere report dettagliati sui rifiuti prodotti, smaltiti e riciclati, permettendo di monitorare i costi, i ricavi e le performance aziendali; l‘investimento in un software di gestione dei rifiuti può rivelarsi vantaggioso per le aziende di qualsiasi dimensione, offrendo numerosi benefici in termini di efficienza, conformità, risparmio e tutela dell’ambiente.

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