Piantare alberi è un’attività che genera un forte beneficio ambientale, ma non solo: piantare alberi può migliorare le condizioni sociali delle popolazioni che vivono in situazioni di povertà.
In Guatemala, per esempio, paese in cui la nostra foresta ha dimora, il crescente business delle monocolture costringe sempre più famiglie di contadini a vendere le proprie terre a prezzi molto bassi, oppure a lavorare per salari minimi.
Il progetto ZeroCo2, a cui abbiamo aderito ormai un anno fa, nasce proprio per riscattare queste terre, con lo scopo di ricreare una connessione tra i contadini e la loro terra.
Come? Ogni famiglia contadina riceve 50 alberi da piantare sui propri terreni e la formazione su come farli crescere in modo sostenibile. La famiglia, prendendosi cura degli alberi, godrà dei frutti prodotti: potrà decidere se consumarli o venderli.
Gli alberi donati (poiché innestati in vivaio) sono già in grado di produrre frutta un anno dopo la loro messa a dimora, generando un impatto concreto, veloce ma a lungo termine.
Questo sviluppo sostenibile non solo ambientale, ma anche economico e sociale, è uno dei motivi che ci ha fatto affezionare fin da subito a questo progetto.