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Rentri: Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti

Gestione Rifiuti

Rentri: Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti

Cos’è il Rentri?

Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è un nuovo sistema che consentirà la gestione e il monitoraggio dei rifiuti prodotti e gestiti su tutto il territorio nazionale in modalità 100% digitale. Il sistema è stato introdotto per migliorare la trasparenza, l’efficienza e la legalità nel settore della gestione dei rifiuti. 

Quali sono gli Obiettivi del RENTRI?

L’ambizioso obiettivo che si pone RENTRI è quello di migliorare la gestione e la tracciabilità dei rifiuti in Italia, consentendo di monitorare i rifiuti dalla produzione alla destinazione finale, puntando così alla riduzione dello smaltimento illegale e garantendo un controllo efficiente.

A chi si rivolge il RENTRI

Il nuovo Registro Elettronico di Tracciabilità Rifiuti interesserà tutti gli operatori del settore dei rifiuti, gli Enti di controllo e le amministrazioni e alcune tipologie di produttori di rifiuti. 

Chi è obbligato all’iscrizione al RENTRI?

Sono tenuti ad iscriversi al RENTRI, mediante l’accreditamento alla piattaforma telematica per il conferimento dei dati, i soggetti di cui all’art. 188-bis del Decreto Legislativo n. 152 del 2006 così come modificato, da ultimo, dal D.lgs. 213 del 2022, di seguito riportati e descritti:

  • enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
  • produttori di rifiuti pericolosi;
  • gli enti e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale;
  • gli enti e le imprese che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
  • i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
  • i soggetti di cui all’articolo 189 comma 3, Decreto legislativo n. 152 del 2006, relativamente ai rifiuti non pericolosi, che comprendono i trasportatori di rifiuti non pericolosi, gli intermediari di rifiuti non pericolosi e i produttori di rifiuti non pericolosi di cui ai punti c) d) e g) dell’art. 184 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. con più di 10 dipendenti.

Come funzionerà il RENTRI?

In primo luogo, per poter usufruire del servizio, le imprese che producono, trasportano, trattano, smaltiscono o recuperano rifiuti dovranno registrarsi al sistema. Sarà necessario, in secondo luogo, effettuare la vidimazione digitale del registro, mediante l’assegnazione di un codice univoco dal servizio delle camere di commercio e secondo le modalità indicate sul sito www.rentri.gov.it . Svolte queste operazioni preliminari, sarà poi possibile effettuare la compilazione del Registro, secondo le disposizioni di cui all’art.4 comma 3 lettera b) del D.M. 4 aprile 2023, n.59, anche tramite l’utilizzo del nostro software di gestione rifiuti (Ecosolve o GRIF), che rende molto più agevole la tenuta del registro digitale e predispone già i dati per la trasmissione al Registro Elettronico Nazionale di Trasporto Rifiuti. 

Per rispettare la nuova norma, i movimenti dei rifiuti dovranno poi essere comunicati tempestivamente, attraverso una trasmissione periodica (una volta al mese) dei dati, direttamente al RENTRI. Le autorità competenti potranno accedere ai dati, sempre aggiornati, per effettuare controlli e verifiche sulla corretta gestione dei rifiuti.

Il modello di registro carico e scarico dei rifiuti

Il modello di registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti attualmente in uso verrà sostituito il 13 febbraio 2025 con l’introduzione del sistema RENTRI. Il nuovo modello presenta varie differenze rispetto alla versione ad oggi in uso; innanzitutto cambierà il formato del documento: la versione digitale del registro sarà l’unica ad avere valore normativo, sostituendosi totalmente a quella cartacea. Ad avere valore legale, come accade già con la fatturazione elettronica, sarà dunque il documento nel suo formato XML, mentre il formato PDF rimarrà solo una “rappresentazione” più leggibile dello stesso. 

Anche la modalità di vidimazione del registro cambierà i suoi connotati, poichè diventerà anch’essa totalmente digitale: tale operazione avverrà contestualmente alla generazione del registro.

Come ben noto, la normativa sui rifiuti prevede che, nella tenuta del registro, vengano rispettate le tempistiche di annotazione delle registrazioni ma, a oggi, non è possibile constatare con certezza la data e la stampa del registro cartaceo. Il nuovo modello, totalmente digitale, elimina invece la necessità di stampa del documento, introducendo però il concetto di “immodificabilità delle registrazioni”: alle registrazioni verrà applicata una firma digitale, che renderà possibile la verifica delle effettive tempistiche di compilazione. Per modificare le registrazioni già firmate, inoltre, sarà necessario effettuare una “registrazione di rettifica”, lasciando evidenza del movimento “rettificato”

Come ogni documento digitale normativamente valido, poi, occorrerà prevedere uno spazio di archiviazione per effettuare la conservazione elettronica a norma: grazie all’integrazione con i nostri software di archiviazione, sarà possibile gestire questo aspetto in modo automatico, evitando il caricamento manuale dei documenti. 

Il modello di registro id formulario di identificazione rifiuti

Sempre il 13 febbraio 2025 anche il vecchio FIR verrà sostituito con un nuovo modello: verrà introdotta una nuova versione, vidimabile virtualmente e composta da almeno due pagine per formulario. A partire dal 13 febbraio 2026, tale modello diventerà totalmente digitale.

Quali saranno i vantaggi del RENTRI?

L’introduzione del RENTRI consentirà una maggiore trasparenza da parte delle amministrazioni locali e nazionali sulla visibilità delle attività di gestione rifiuti, riducendo le possibilità di frode. Attraverso la promozione dell’utilizzo di tecnologie più digitali, il RENTRI porrà maggiori responsabilità alle imprese coinvolte nella produzione e gestione dei rifiuti.

Le Sanzioni e le scadenze

Le imprese che non rispettano gli obblighi di registrazione e comunicazione al RENTRI possono essere soggette a sanzioni amministrative e penali.

Le scadenze

Per gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, l’obbligo di iscrizione parte il 15 dicembre 2024 e scade il 13 febbraio 2025; mentre quelle con più di 10 e fino a 50 dipendenti compresi, si devono iscrivere dal 15 giugno al 14 agosto 2025.

Dal 15 dicembre 2025 e fino al 13 febbraio 2026, poi, l’obbligo decorrerà anche per gli enti o imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi, fino a 10 dipendenti. I produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente e impresa sono tenuti a iscriversi al RENTRI dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026, a prescindere dal numero di dipendenti.

Implementazione del RENTRI con i software SIA:

Per l’implementazione di un sistema altamente tecnologico, è necessaria la cooperazione tra diverse organizzazioni, oltre che la formazione adeguata delle imprese per garantire un uso efficace del sistema.

L’integrazione del nuovo registro elettronico con i software di gestione dei rifiuti Grif ed Ecosolve permetterà la trasmissione dei dati del proprio registro di carico e scarico al RENTRI in modo facile e veloce.

.Il portale del RENTRI

Dall’8 novembre è operativo il portale del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti – RENTRI (www.rentri.gov.it), attraverso il quale gli utenti avranno accesso a normative e decreti direttoriali di recente emanazione, nonché a notizie legate al RENTRI. È inoltre disponibile una sezione dedicata all’assistenza e al supporto, per facilitare la consultazione immediata di contenuti utili a orientarsi tra i nuovi obblighi, in tale sezione sarà possibile ottenere informazioni su: soggetti obbligati all’iscrizione, termini per l’iscrizione, novità riguardanti i registri di carico e scarico e i formulari di identificazione dei rifiuti in modalità digitale. I contenuti informativi saranno costantemente aggiornati e disponibili in diversi formati: schede informative, presentazioni di approfondimento e video tutorial.

A partire da Dicembre 2024 sarà anche possibile accedere alle aree riservate, destinate agli operatori, ai produttori di rifiuti non iscritti, ai soggetti delegati di cui all’art. 18 del D.M. 59/2023, nonché agli enti di controllo.

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